Cannoli eoliani
I cannoli eoliani rappresentano una delle delizie più golose della pasticceria siciliana: con il loro guscio croccante e il loro ripieno morbido e invitante a base di ricotta, mettono a disposizione di chi li assaggia un’esplosione di sapori che si traduce in una verace esplosione dei sensi. Ma qual è la ricetta da seguire per prepararli in maniera corretta? Ovviamente le varianti che nel tempo si sono sviluppate sono molteplici, ma quella tradizionale prevede la presenza di gocce di cioccolato amaro e canditi.
Ingredienti dei cannoli eoliani
Gli ingredienti per quattro persone includono, per le scorze:
- tre albumi d’uovo
- 100 grammi di farina
- un pizzico di sale
- un cucchiaino di marsala superiore
- 100 grammi di strutto
- olio di semi di arachidi
Per la crema, invece, occorrono:
- 200 grammi di ricotta di pecora fresca
- 30 grammi di mandorle pralinate
- 30 grammi di gocce di cioccolato amaro
- 4 scorze di arancia candita
- 30 grammi di dadini di frutta candita
- 90 grammi di zucchero a velo
Preparazione dei cannoli eoliani
La crema si prepara setacciando la ricotta e mescolandola con lo zucchero a velo, il cioccolato amaro e i dadini di frutta candita.
Per le scorze, invece, occorre impastare la farina con lo strutto, il sale, il marsala, le chiare d’uovo e lo zucchero. La palla che si ottiene deve essere messa a riposare per un paio di ore avvolta in un panno. Dopo averla stesa, si devono ricavare dalla sfoglia dei dischi con diametro di 10 centimetri, che andranno avvolti attorno alla formina per il cannolo; ogni formina deve essere unta con un po’ di strutto per non far attaccare l’impasto. Per unire i due lembi di ciascuna scorza si può usare un albume sbattuto. Le scorze così preparate vanno fritte nell’olio di semi o nello strutto.
A questo punto i cannoli eoliani possono essere farciti, avendo cura di lasciar raffreddare bene le scorze; dopo che il ripieno è stato inserito, non rimane che guarnire il tutto con le mandorle pralinate a pezzi e le piccole scorze di arancio.
Con cosa accompagnarli? Naturalmente con un buon calice di Malvasia!
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