Come si fa la cambusa? Chi è alle prime esperienze rischia di trovarsi in difficoltà o di farsi trovare impreparato in vista di un’attività che è meno semplice di quel che si potrebbe immaginare: ecco perché vale la pena di tenere conto di alcuni consigli che possono tornare utili in ogni circostanza.

Come si fa la cambusa

Il primo suggerimento è di valutare con attenzione gli spazi a disposizione: soprattutto nel caso in cui essi siano limitati, è indispensabile adeguarsi e rinunciare a banchetti troppo ricchi. Insomma, non ha senso complicarsi la vita: il che vuol dire, per esempio, ricorrere specialmente ai pasti freddi, siano essi cucinati in anticipo, siano essi ritirati direttamente in cambusa. Quando ci si interroga su cosa portare a bordo, è bene tener presente che non ha molto senso mettersi ai fornelli mentre si sta navigando: il pericolo di sporcare o di rovesciare tutto è abbastanza concreto. Meglio affidarsi allo scatolame, il vero alleato di ogni cambusa: una riserva su cui si può sempre contare. Dal tonno in scatola ai sughi pronti, dal riso alla pasta, può essere utile stilare un breve elenco della scorta che non può mai mancare, e che deve includere anche tutti i prodotti collaterali a cui non si presta sempre la dovuta attenzione: è il caso, per esempio, dello zucchero e del sale, ma anche dell’olio di oliva.

Il segreto per una cambusa perfetta

Ancora, è bene non rinunciare ai cracker, ai grissini e alle fette biscottate: ottimi surrogati del pane fresco, sempre che non si sia abituati a gustare il pane secco. Insomma, si tratta di cibi pratici, alimenti che non richiedono alcuna preparazione e che, per altro, si rivelano fondamentali anche nel caso in cui si soffra di un momentaneo mal di mare: tutto ciò che è secco è perfetto, infatti, per contrastare la nausea. E se ci si vuol togliere qualche sfizio si può optare per i formaggi, cercando di privilegiare il parmigiano, il pecorino o comunque quelli più stagionati.

Le bevande e le stoviglie

Parlando di fare cambusa, non ci si può dimenticare del bere: anzi, se possibile il beverage è ancora più importante del food. Dai succhi di frutta al latte, dalle birre all’acqua minerale, ci si può sbizzarrire, magari approfittando degli scompartimenti nascosti della barca. Vale la pena di sfuttare i gavoni fino in fondo. Per quel che riguarda le stoviglie, è sempre opportuno tenere a portata di mano le posate in plastica e i bicchieri e i piatti di carta: forse le soluzioni usa e getta non sono le più ecologiche, ma possono essere importanti in caso di emergenza, magari quando non è possibile consumare l’acqua del serbatoio. Se non si dispone di un ormeggio al porto, infatti, ci si deve sempre preoccupare di risparmiare l’acqua.

Gli alimenti deperibili

I cibi deperibili vanno d’accordo con la vita in mare? Sì, ma a condizione che si tratti di alimenti in grado di durare per non più di due o tre giorni. Non ha senso fare scorte eccessive di cibi che poi devono essere consumati in un lasso di tempo breve, anche perché ciascun porto è dotato di un negozio o di un piccolo supermercato, senza dimenticare il piacere di andare a comprare il pesce fresco direttamente da chi lo ha appena pescato dal mare.

Dove fare cambusa alle Eolie

Per fare cambusa alle Eolie, si può fare riferimento a Sapori & Dintorni, punto vendita situato ad appena 150 metri di distanza dal molo turistico dell’isola di Vulcano. A disposizione dei clienti c’è una vasta scelta di prodotti, con bevande di tutti i generi e vini pregiati, ma anche prodotti tipici del posto e un reparto gastronomia che comprende un menù giornaliero estremamente variegato. Chi lo desidera, inoltre, ha la possibilità di usufruire del servizio cambusa a bordo. Il negozio è a due passi dal porto e offre i più alti standard di qualità, con le specialità della tradizione eoliana declinate secondo la filosofia dello slow food.

Share this...

Facebook

Twitter

email

Pinterest